Mostre

Giuseppe Calonaci

Data della mostra: dal 03/01/2011 al 28/02/2011

Nato a Poggibonsi (SI) nel 1931.

Presentato da: Enrico Crispolti, Eugenio Miccini, Raffaele De Garda, Lara Vinca Masini, Enzo Carli, Pierre Restany, Giulio Carlo Argan, Franco Solmi, Nicola Micieli, Giuseppe Marchiori, Fortunato Bellonzi, Giuliano Serafini, Filiberto Menna, Tommaso Paloscia, Giorgio Di Genova, Achille Bonito Oliva.

Ha realizzato happening in: Egitto, alla piramide di Micerino; Siria, a Palmira; Cambogia, ad Anghor; Libia, all'anfiteatro di Leptis Magna; Stati Uniti, ad Abilene al The Grace Museum Exibition; Pesaro, al Palazzo Ducale; Parigi, al Grand Palais; Belgio, a Bornem Foundation Helan Arts; Canada, ad Ottawa alla Simon Fraser University; Golfo di Follonica, sulla spiaggia di Torre Mozza; Messico, al Tempiio di Kukulcàn di Chichen Itza; Russia, a San Pietro Burgo; Napoli, al Foro Carolino di Vanvitelli; Giordania a Petra.

Ha esposto: Costa Rica, San Josè, Museo di Arte Contemporanea Italiana in America; Caserta, Palazzo Reale; Palermo, Galleria Marino; Bergamo, Galleria 2B; Venezia, Galleria Nuovo Spazio; livorno, Galleria Girardi; Stati Uniti, Hot Springs, Herr-Chambliss Fine Arts; Ferrara, Palazzo dei Diamanti; Siena, Santa Maria della Scala; Viareggio, Fondazione Viani; Parigi, Grand Palais, Salon des Réalités Nouvelles; Ecuador, Santiago, Sala National Miguel de Santiago; Argentina, Mendoza, Museo Municipal de Arte Moderna; Canada, Montreal, Istituto Italiano di Cultura; Bologna, Arte Fiera; Spagna, Madrid, ?Arc?; Siena, Magazzini del Sale; Spoleto, Rassegna internazionale del Sacro; Carrara, Atelier Arti Visive; Pieve di Cento, Museo d'Arte delle Generazioni italiane del Novecento.

Sue opere si trovano presso: Bologn, Galleria Civica D'Arte Moderna; Enzam City (Tokyo), Piazza della Stazione, la scultura Pala della Memoria; Tokyo, Maeda Enviromental Art; Siena, Parco dell'Intesa, la scultura "L'Albero del fuoco"; Certaldo, Pinacoteca Civica, collezione di opere riferite al Boccaccio; Roma, Tempio di Adriano, la scultura "Omaggio a Marguerite Yourcenar"; Avignone, Museo Calvet; Siena, Banca di Monteriggioni, la scultura "Città di Terra"; Poggibonsi, Parco di Salceto, la scultura "Porta d'Europa"; Poggibonsi, Chiesa di San Giuseppe, la scultura "Porta della Pace"; Siena, Banca Monte dei Paschi, la scultura "Rosa del sole"; Poggibonsi, Banca Toscana, la scultura "Espansione"; Pieve di Cento, Museo d'Arte delle Generazioni Italiane del Novecento; Prato, Cassa di Risparmio di Firenze, la scultura Genesi; Volterra, Cassa di Risparmio di Volterra.

"Credo si poter affermare che la caratteristica principale del lavoro di artista di Calonaci o che si estrinsechi nella pittura o nella grafica o, con una più viva aderenza, nelle composizioni di smalti fuoco su acciaio ..., è la cura di mettere in luce ciò che costituisce la preoccupazione dominante dell'arte più avvertita del momento attuale: il superamento dell'informale materico, sia con un ritorno alla composizione, sia con l'integrazione di immagini a carattere simbolico dove, naturalmente, si dia a "immagine" e a "simbolico" un significato di definizione formale, nel senso che la stesura libera e piena delle sue masse cromatiche, delle sue immagini ferme e dispiegate, attinge in Calonaci a una diretta presa di possesso dei contenuti contemplati. Nè con questo si deve intendere che egli estragga da una intensa ricerca del mezzo tecnico, che anzi, sia la qualità asciutta, tirata, opacizzata dalla sua pittura a olio, sia la delicata e vibrata superficie dei suoi disegni e delle incisioni, sia infine la ricchissima e viva materia delle sue compsizioni a smalto rivelano una attenzione particolare ad accentuare, con una raffinata definizione tecnica, una precisa intenzione formale ..."

Lara Vinca Masini

"L'immaginario di Calonaci frquenta da moltissimi anni una dimensione di strutturalità non-figurativa. La sua vocazione strutturale si manifesta tuttavia verso soluzioni di assoluto formale, vale a dire di un universo di dominanti forme plastichepure intese come protagoniste appunte di assolute dell'evento formale. Tanto in pittura quanto in scultura Calonaci ha praticato e pratica infatti costruzioni formali articolate e complesse entro le quali con tutta evidenza si stabiliscono situazioni di relazione ... Una verità di situazioni assemblate, di situazioni che vivono per analogia. Essendo l'interesse maggiore di Calonaci l'organizzazione di elementi formali, il significato di tali elementi formali è nella loro capacità analogica rispetto ad eventi esterni diciamo al puro segno formale. Ed è questa la via attraverso la quale la sua scultura ha catturato delle valenze iconiche entro tali insiemi ed organizzazioni formali. Cominciando dal simbolo solare, quello che motiva la grande Porta della Pace; ma in fondo anche la Porta del lavoro a Poggibonsi. Nella quale ultima la concentricità del simbolo solare, costituita infine da quella sorta di macchina città, in un certo modo può essere considerata come un ingranaggio, che deraglia. E tuttavia può essere anche letta come una sorta di piano urbano che, rispetto alla sua utopia razionale, deraglia nello scontro con la realtà ..."

Enrico Crispolti

" ... Sono fatti dunque, mentali e sentimentali, è la realtà che unisce il punto di partenza e il punto di arrivo e la linea. Questa è importante, in quanto dà al linguaggio di Calonaci una dimensione quasi anacronistica: il fatto di rendere la luce lineare nega il tempo. Dunque il sole lineare di Calonaci è al di là del tempo, loda totalmente il tramonto e l'alba, è fissato nella sua plenitudine allo Zenit, che è totalmente strutturale e concettuale. Lo Zenit del sole è la luce in sé per sé, la totalità dell'ideale, la luce globale, legata alla pace, che è una globalità di pensieri e una situaziione totalmente fissata nell'armonia universale."

Pierre Restany

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